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I Migliori e i Peggiori del Girone di Andata

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Con il turno appena giocato, si è conclusa la 20^ giornata di campionato, che segna anche l’inizio del girone di ritorno per il campionato di serie A 2011/2012, che vede sempre in testa una lanciatissima Juventus, seguita ad un sola distanza dai Campioni d’Italia in carica del Milan; nelle retrovie successo per il redivivo Lecce che con la prima vittoria casalinga stagionale a spese dell’Inter, si riabilita per una possibile, quanto insperata salvezza. E’ giunto pero’ il momento di tirare le somme riguardo i Top e i Flop della prima parte di stagione:

I MIGLIORI:

Antonio Conte e Claudio Marchisio: sono loro due i simboli della rinascita Juventina, il condottiero e l’alfiere del centrocampo bianconero. Conte reduce dalla positiva esperienza in Serie B con il Siena, si è trovato a gestire la difficile situazione di una nobile del calcio italiano, che dopo due stagioni terminate al 7^ posto necessitava di una scossa e lui ci è riuscito, donando alla squadra una mentalità vincente, uno stile “juve” che tanto era ricercato dalla piazza bianconera, e un agonismo che hanno lanciato la compagine torinese ad una straordinaria sequenza di 20 risultati utili consecutivi e un titolo di Campione d’Inverno che mancava ormai dai campionati pre-calciopoli. Claudio Marchisio è il giocatore simbolo di questa squadra, e incarna perfettamente lo spirito richiesto dal suo allenatore; si è guadagnato la ribalta grazie ad una stagione, che fino ad ora, gli ha regalato la bellezza di 6 gol in campionato e uno “scomodo”, quanto veritiero, paragone che lo avvicina ad un’icona del calcio italiano che porta il nome di Marco Tardelli.

Zlatan Ibrahimovic: I Numeri parlano per lui: 17 presenze e 15 reti, accompagnate da prestazioni che lo rendono il vero totem del Milan, che si aggrappa a lui per confermarsi nuovamente Campione d’Italia. Il fuoriclasse svedese non è mai partito così bene, e oltre a segnare, riesce sempre a mandare in gol i compagni che ringraziano e ad essere il vero ago della bilancia del campionato, gli otto titoli nazionali vinti consecutivamente lo testimoniano.

Miroslav Klose: Chi avrebbe mai scommesso su di lui? il 33enne panzer dell’attacco laziale, acquistato quest’Estate dalla società capitolina a parametro zero dal Bayern Monaco, è la vera sorpresa di questa prima parte di campionato. 12 reti sono per lui un bel bottino, che recentemente ha dichiarato di voler raggiungere il traguardo delle 20 reti stagionali, alla sua prima esperienza nel nostro campionato. L’attaccante tedesco dimostra una freschezza atletica e una capacità di finalizzazione che sicuramente lo hanno reso l’acquisto più azzeccato della sessione estiva di calciomercato.

Antonio Di Natale: entra di diritto nel novero dei migliori grazie alla sua strabiliante stagione e a quella della sua squadra. Elemento fondamentale per lo scacchiere di Guidolin, sta guidando l’Udinese verso la miglior stagione di sempre e lui sta lottando per riconfermarsi per la terza volta consecutiva primatista dei cannonieri della serie A italiana, come in precedenza era riuscito solo a Michelle Platini. E’ ormai una certezza con i suoi 14 centri stagionali.

Atalanta: la società bergamasca ha cominciato la stagione finendo nel polverone del calcio scommesse, perdendo il simbolo del calcio giocato, Cristiano Doni, e trovandosi con l’handicap dei 6 punti di penalizzazione. Con una partenza strepitosa, l’Atalanta è riuscita dopo 3 partite ad annullare la penalizzazione e a lanciarsi nelle zone alte della classifica scoprendo un bomber come German Denis e lanciando giovani talenti come Maxi Moralez e Ezequiel Schelotto; dopo un periodo di flessione la squadra nerazzurra si trova a 23 punti, senza contare la penalizzazione, e merita di diritto un posto tra i Migliori del girone d’andata.

I PEGGIORI:

Juraj Kucka: il 24enne centrocampista slovacco del Genoa, dopo essere diventato uomo mercato dell’estate 2011 ed essere entrato nell’orbita Inter, ha inanellato quest’anno una serie di brutte prestazioni che lo hanno fatto retrocedere nelle gerarchie del centrocampo genoano e hanno fatto storcere il naso ai dirigenti interisti, che dubitano della bontà dell’acquisto di questo giocatore in netto calo di rendimento e identità.

Djibril Cisse’: il centravanti francese, classe 1981, rappresenta l’altra faccia della medaglia in casa Lazio. Arrivato con un grosso carico di aspettative e presentatosi davanti ai tifosi italiani con una prodezza a S.Siro, si è perso nel corso di questi mesi, realizzando la miseria di un solo gol all’esordio ai danni del Milan e artefice di prestazioni deludenti che lo hanno fatto sopravanzare da Rocchi nelle gerarchie interne. Dato per sicuro partente, destinazione Francia, è una delle note più amare della prima parte di stagione.

Maurizio Zamparini: il vulcanico presidente del Palermo ha confermato la sua fama di divora allenatori esonerando Pioli, ancor prima dell’inizio della stagione, e il promettente Davis Mangia, già idolo della tifoseria rosanero, chiamando alle sue dipendenze un terzo allenatore, Bortolo Mutti. A Zamparini viene imputato dai tifosi di aver indebolito drasticamente la squadra con le cessioni estive di Pastore, al Paris Saint-Germain, e del portiere Sirigu, sempre alla squadra francese, senza pero’ sostituirli adeguatamente, allestendo una squadra non competitiva, affidata all’estro del “sempreverde” Miccoli e alle tante scommesse portate in squadra da Zamparini e i suoi uomini.

Alexandre Pato: il “papero” milanista sembra essere diventato un brutto anatroccolo. Pato è ormai sempre più presente sui rotocalchi rosa (grazie alla relazione con Barbara Berlusconi) o in infermeria che sui tabellini dei marcatori. Il suo unico gol stagionale, segnato al Chievo e inutile ai fini del risultato, e le tante voci di mercato che lo hanno accompagnato fino a gennaio sono lo specchio di una stagione assolutamente negativa, per il talento brasiliano classe 1989, fiore all’occhiello delle passate stagioni rossonere.

Pantaleo Corvino: è il capro espiatorio della deludente stagione che sta vivendo la Fiorentina. Corvino sembra aver perso il tocco magico della gloriose stagioni viola, che facevano sognare i tifosi in Italia e in Europa, portando ultimamente a Firenze giocatori di secondo piano come “EL TANQUE” Silva, già rispedito nel campionato argentino in questa sessione invernale di calciomercato. La tifoseria è bollente dopo le cessioni eccellenti di Frey e Mutu, a parametro zero, e quella di Gilardino a Gennaio, per 8 miloni al Genoa, e l’acquisto del solo Amauri (positivo all’esordio) non sembrano placare l’ira dei tifosi verso la società che sembra volersi ridimensionare; si prevedono infatti altri scioperi del tifo, come quello avvenuto contro il Siena nel turno precedente.

Diego Forlan: “El Cacha” Forlan è arrivato con l’arduo compito di sostituire un pilastro dell’Inter del “Triplete”, Samuel Eto’o. Il risultato dopo 4 mesi è di un solo gol segnato a Palermo e di una miriade di infortuni che ne hanno limitato il minutaggio; al di là degli infortuni, nelle poche apparizioni nerazzurre il suo apporto è stato decisamente deludente, ed è sembrato l’ombra di quel campione che aveva trascinato prima, l’Atletico Madrid alla vittoria dell’Europa League,e poi l’Uruguay alla conquista della Coppa America. La sua prima parte di esperienza nel “Bel Paese” è da considerarsi assolutamente negativa.



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