Giovedi, 28 marzo 2024 - ORE:20:19

Italia, siamo pronti per il Mondiale?

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Tra poco comincia, pronti per il Mondiale?

Italia sì o Italia no? Non voglio citare il vecchio successo di Elio e le storie tese, ma porre un quesito che sta a cuore a tutti gli sportivi ansiosi di seguire l’atteso Mondiale di calcio brasiliano.

E’ giusto dare fiducia all’Italia oppure non dobbiamo farci troppe aspettative ed essere pronti al peggio?

Al cuor non si comanda si sa; siamo italiani e vedere la nostra Nazionale scendere in campo nelle grandi manifestazioni come Mondiali o Europei, ci regala emozioni non comuni, un senso di coinvolgimento tra connazionali tutt’altro che usuale nella vita di tutti i giorni.
I tifosi, gli sportivi, e anche coloro che il calcio lo seguono solo durante i grandi eventi, è giusto che abbiano fiducia nell’Italia. E’ bello sognare, aspettarsi grandi giocate, gol negli ultimi istanti di gioco da farci saltare dalla poltrona.
E’ lo spirito con cui devono scendere in campo i giocatori di Prandelli, speranzosi di poter essere grandi protagonisti in un evento che potrebbe cambiare la storia delle loro carriere.

La ragione però, ci fa pensare maggiormente e comprendere che obiettivamente l’Italia non è una delle favorite per la vittoria finale.
Sula carta siamo inferiori a più di una squadra (Brasile, Germania, Argentina, Spagna).
La maggior parte delle squadre presenti pare al nostro livello, anche se al Mondiale ogni partita e ogni avversario sono da prendere con le molle e affrontati al 100% per non rischiare figuracce (ci ricordiamo bene la nostra eliminazione al Mondiale 2010 con Nuova Zelanda, Slovacchia e Paraguay…).

L’Italia non vince da sette partite, compresa l’ultima inguardabile apparizione amichevole contro il Lussemburgo. Partita che non contava nulla, anche se non proprio il miglior biglietto da visita prima dell’esordio ai Campionati del Mondo.
Prandelli ha parlato di condizione fisica non al top per i pesantissimi carichi di lavoro dei giorni precedenti. Ci auguriamo davvero che sia solo quello il motivo, anche perché, in Brasile, proprio la tenuta atletica sarà determinante per sperare di proseguire l’avventura il più a lungo possibile.
Tanto per fare qualche esempio, gli Azzurri giocheranno alle ore 13 locali sia con la Costa Rica che con l’Uruguay, con temperature previste tra 26°-29° e un tasso di umidità vicino al 90%.
La Fifa, proprio per mettere una pezza al problema del clima, ha dato il via libera per la chiamata di time-out per le gare delle ore 13. Tre-quattro minuti di pausa al 30′ del primo e del secondo tempo per far rifiatare i giocatori in campo. Una pratica presente in gran parte degli sport e che ora arriva, in via sperimentale, anche nel mondo del calcio.

La Nazionale quindi avrà bisogno non solo di calciatori dai piedi sopraffini, ma anche di veri e propri atleti, gente che sappia sopportare anche condizioni ambientali poco favorevoli.
Il nostro ct a questo proposito si è detto fiducioso, parlando di un programma specifico impostato dal suo staff tecnico con lo scopo di vedere una squadra in ottime condizioni anche in Brasile.
In ogni caso la rosa a disposizione di Prandelli è ampia, 23 giocatori; le alternative ci sono e proprio per questo è logico e lecito aspettarsi cambiamenti e soluzioni diverse nel corso del Mondiale.

Se il clima dovesse davvero essere critico, occhio alle squadre africane, sempre poco pubblicizzate perché con meno appeal delle europee e sudamericane, ma con giocatori che potrebbero non soffrire il fattore ambientale. Da tenere sotto osservazioni quindi Ghana e Costa D’Avorio, squadre fisicamente pronte e con giocatori di talento.

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Ma tornando a noi, che Italia vedremo in Brasile?

Un’Italia in gran parte sperimentale, con tanti interpreti a giocarsi un Mondiale per la prima volta in carriera.
Se escludiamo Buffon, Chiellini, Bonucci, De Rossi, Marchisio e Pirlo, infatti, tutti gli altri giocatori (al di là dell’età anagrafica sulla carta d’identità), saranno esordienti ad un Campionato del Mondo.
L’esperienza internazionale grazie a Champions League e Coppe europee non manca nella rosa; l’atmosfera che si vive al Mondiale però è differente, e auguriamoci che non tremino le gambe ai nostri.
Tanto dipenderà dai nostri finalizzatori d’attacco Balotelli e Immobile; da loro ci aspettiamo gol; da Cassano, Pirlo e Verratti tocchi illuminanti; da Cerci e Insigne sgroppate per saltare l’uomo; da Marchisio inserimenti decisivi in area; da Barzagli, Chiellini e Bonucci una muraglia difensiva.
Facile a parole, un po’ meno con i fatti. Se tutti questi fattori si tramuteranno in realtà, avremo buone possibilità di superare il girone e poi, chissà, sperare di andare avanti il più a lungo possibile.

Forse Beppe Rossi ci sarebbe stato utile. La sua storia sarebbe potuta diventare una favola da raccontare negli anni a venire; un uomo in missione fuori per tutto il campionato ma recuperato in extremis proprio per l’appuntamento Mondiale.
Prandelli però evidentemente alle favole crede poco e preferisce riflettere e ragionare.
Non se l’è sentita di rischiare un giocatore ancora fragile fisicamente, un diamante di cristallo che avrebbe potuto rompersi dopo un’entrata ruvida degli avversari; perché si sa, ai Mondiali gli sforzi vanno raddoppiati e nessuno si risparmia. Una scelta che vista da questo punto di vista potrebbe anche starci; tuttavia gestita male, a mio parere, dal commissario tecnico.
Perché convocare Rossi nei 30 pre-Mondiali se sai già che sarebbe stato fuori?
Perché schierarlo nell’amichevole contro l’Irlanda definendola “la prima gara del Mondiale per Rossi”? Se i test fisici avevano dati responsi positivi e Rossi (secondo quanto dichiarato da lui su Twitter) risultava uno dei primi, perché non premiare la forza di volontà e la determinazione di questo ragazzo dalle grandi qualità tecniche chiamando magari Insigne come prima riserva?

Domande che rimarranno probabilmente senza una risposta, anche se Prandelli dice di non aver visto da Pepito quello che avrebbe voluto vedere. Sarà…Anche se i dubbi rimangono e rimarranno soprattutto se l’esperienza brasiliana non dovesse andare come ci auguriamo.

Ancora pochi giorni comunque e tutti questi discorsi svaniranno. Si penserà solo al campo e a tifare Italia, così come si è fatto in passato e come si farà in futuro.
E allora…. Forza ITALIA!

I 23 azzurri al Mondiale:
Portieri: Buffon, Sirigu, Perin
Difensore: Chiellini, Abate, Barzagli, Bonucci, Paletta, De Sciglio, Darmian
Centrocampisti: De Rossi, Parolo, Pirlo, Candreva, Aquilani, Verratti, Thiago Motta, Marchisio
Attaccanti: Cerci, Balotelli, Insigne, Immobile, Cassano
Riserve: Mirante e Ranocchia

Il calendario dell’Italia:
Italia vs Inghilterra (sabato 14 giugno, ore 24 italiane)
Italia vs Costa Rica (venerdì 20 giugno, ore 18 italiane)
Italia vs Uruguay (martedì 24 giugno, ore 18 italiane)



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