Sabato, 27 luglio 2024 - ORE:02:40

Real Campione di Spagna

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Con la vittoria in trasferta a Bilbao, il Real Madrid riesce a vincere,dopo un’astinenza che durava da quattro anni, la Liga spagnola ai danni dei tanto odiati rivali del Barcellona. Una liberazione per le Merengues che non riuscivano più a liberarsi dalla maledizione di eterni secondi con una squadra che non ha nulla da invidiare ai blaugrana di Pep Guardiola.

Una stagione strepitosa da parte del Real che,guidati dallo stratega Josè Mourinho,ha conquistato per la 32esima volta il titolo nazionale, consolidando la leadership come la squadra che ha vinto più scudetti in Spagna. Una stagione che ha celebrato le doti tecniche e atletiche di Cristiano Ronaldo, l’ uomo che ha messo fine alle speranze di vittoria della squadra di Guardiola con un suo gol al Camp Nou nel 1-2 di una decina di giorni fa. Ma non dimentichiamo altri protagonisti come il portiere Casillas (il capitano di tante battaglie), Sergio Ramos-Pepe-Marcelo in difesa, Xabi Alonso in cabina di regia, Ozil e i suoi innumerevoli assist, un Kaka ritrovato e i due centro-avanti dai gol facili Benzema-Higuain.

E pensare che la partita non era cominciata nei migliori dei modi al San Mames per gli uomini di Mou che falliscono un calcio di rigore con Cristiano Ronaldo al 11′ del primo tempo(fallo di mano in aerea). Ma il Real è in partita,anche spinta dalla voglia di vincere, e riesce a passare in vantaggio grazie a Higuain con un tiro forte e teso sotto l’incrocio. Il raddoppio è firmato da Ozil con un tiro incrociato di sinistro servito da Cristiano Ronaldo nel finale di frazione.

Alla festa non poteva mancare Ronaldo che su azione di calcio d’angolo riesce a siglare nel secondo tempo il terzo gol con un colpo di testa,che gli permette di salire a 44 gol in campionato, il 58esimo stagionale. Tutto liscio come l’olio dunque per i neo-campioni di Spagna e festeggiamenti meritati per la vittoria finale. Unico neo è stato il gesto dell’ombrello di Cristiano Ronaldo nel dopo partita nei confronti del giocatore Java Martinez dell’Athetic Bilbao, evitabile per un giocatore della sua portata.

“E’ stata la Liga più difficile da vincere, più complicata di quella vinta col Siena all’ultima giornata. Ho festeggiato solo 5 minuti, ormai dopo 7 campionati non è gran cosa. E oggi a lavorare, come sempre”. Dichiarazioni di soddisfazioni per Mourinho,che riesce a vincere per la settima volta lo scudetto dopo le vittorie con Porto, Chelsea e Inter.

Dopo la Coppa de Rey vinta lo scorso anno e la Liga, al tecnico di Setubal manca il trofeo più ambito che la squadra di Madrid non vince dal 2002, la Champion’s League. Riuscirà il prossimo anno lo Special One a portare per la decima volta la coppa dalle grandi orecchie alla squadra blanca?

 

 



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