Martedi, 23 aprile 2024 - ORE:08:50

8° Giornata Serie A: la Juve tenta la fuga, il Milan cola a picco

8° Giornata Serie A
Le partite del 21-22 Ottobre di serie a lasciano agli annali un totale di 25 reti (Genoa-Roma la partita con più reti, 6), con nessun rigore e la sola espulsione di Danilo in Udinese-Pescara. Per quanto riguarda le partite ci sono state 7 vittorie delle squadre in casa, 2 pareggi e la sola vittoria in trasferta della Roma a Genova. In generale ci sono state molte conferme, come la 4° vittoria consecutiva dell’Inter e l’imbattibilità della Juventus, ma anche al 3° sconfitta consecutiva della Sampdoria e la 2° del Milan. Le maggiori sorprese sono arrivate dall’Atalanta e la Roma, che sono riuscite a ribaltare una situazione iniziale di svantaggio (la Roma è riuscita a recuperare dallo 0-2).

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8° Giornata Serie A – Resoconto

JUVENTUS-NAPOLI= La partita dell’anno viene vinta dalla squadra di casa con il risultato di 2-0, frutto di una grande grinta e dei cambi scelti da Alessi ma sicuramente comandati “dall’alto”. Le reti sono state infatti di Caceres e Pogba , quando ormai si era entrati negli ultimi minuti di gioco (80′ e 82′). L’inizio del match è di quelli da grande partita, con subito occasioni da una parte e dall’altra: al tiro di Giovinco parato da De Sanctis risponde subito l’incrocio dei pali di Cavani su punizione da posizione molto defilata. Alla lunga però è la squadra piemontese a sfangarla, segnando prima sugli sviluppi di un calcio d’angolo con il difensore appena entrato, e poi raddoppiando con uno stupendo mancino al volo di Pogba (anche Mazzarri si è alzato in piedi per applaudire). Alla scoccare del 90′ la sensazione è che la Juventus sia veramente imbattibile tra le mura amiche, ma anche che il Napoli non ci abbia davvero provato fino in fondo, preferendo non rischiare il tutto per tutto. In fondo il campionato è sempre lungo no?

LAZIO-MILAN= La seconda partita di cartello di questa giornata (conclusasi 3-2) è sicuramente quella di Roma, con le due compagini che si trovavano ad affrontare situazioni diverse: da una parte una Lazio che cercava il definitivo salto di qualità per arrivare a giocarsi cose importanti, dall’altro un Milan oramai in piena crisi a causa della crisi di risultati e il morale sotto i tacchi. Il primo tempo del big match è tutto degli aquilotti, che dominano in lungo e in largo segnando il primo gol con il profeta Hernanes (25′) e raddoppiando prima della fine del primo tempo con un destro di Candreva su cui Amelia non è impeccabile (40′). Il primo tempo del Milan è invece tutto racchiuso in una azione di El Shaarawy, che si vede respingere il tiro sulla linea da Dias. Nel secondo tempo arriva dopo 4 minuti il terzo gol firmato Klose, con Bonera che lascia inspiegabilmente la marcatura. A questo punto Allegri si accorge che qualcosa non va e cambia il 4-3-1-2 iniziale con un 4-2-3-1 più spinto, sostituendo un pessimo Boateng con Emanuelson e spostando El Sharawii sulla fascia sinistra. Le conseguenze di questo cambiamento si vedono ma non sono influenti sul risultato finale: il Milan riesce a segnare al minuto 61 con De Jong in seguito ad una punizione e anche al minuto 79 con una grande giocata di El Sharawii, ma questo non basta ai rossoneri per pareggiare. La Lazio vola a 18 punti, 11 in più del Milan.

CAGLIARI-BOLOGNA= La partita della 12:30 in terra sarda vede di fronte, allo stadio di Is Arenas completamente vuoto, il Cagliari e il Bologna, con la prima che mantiene il fattore campo porta a casa un buonissimo 1-0. Le azioni della partita si possono contare sulle dita di una mano: nel primo tempo grande occasione per il Bologna che protesta in seguito al colpo di testa di Gilardino, con la palla che sbatte sul palo e poi sembra entrare (neanche le immagini ci svelano la soluzione di questo gol fantasma). Dall’altra parte le maggiori occasioni sono per Nene e Ibarbo, con il secondo che sfrutta la sua velocità per cercare di saltare tutta la difesa. Il gol-vittoria arriverà però soltanto nel secondo tempo: grande percussione sulla sinistra di Ekdal (ottima prestazione la sua), che scarica dietro verso Nainggolan, piattone e palla all’incrocio (60′). Dopo questo duro colpo il Bologna tenta la reazione con l’ingresso di Gabbiadini, ma le azioni sono confusionarie e tutte risolte ottimamente da Agazzi. Al triplice fischio i sardi possono esultare per la vittoria, che li porta a quota 8, mentre il Bologna rimane a 7 ma può consolarsi pensando di essere a pari punti con il Milan.

INTER-CATANIA= La partita più interessante delle 15:00 è senza dubbio quella del Meazza, che vede di fronte due squadre a trazione anteriore e con voglia di vincere. Entrambe le formazioni propongono 2 tridenti, anche se con qualche differenza: più veloce e diretto quello di Maran (Gomez-Bergessio-Barrientos), più statico e talentuoso quello dell’Inter (Palacio-Milito-Cassano). Alla fine sarà il tridente nerazzurro a sorridere, grazie alla vittoria finale per 2-0. Il primo tempo però è arido di emozioni, con gli unici tiri che vengono da Gomez e Marchese per i siciliani e da Milito e Palacio per l’inter. Unico sussulto di questo tempo è il vantaggio interista al minuto 28: azione che si sviluppa sulla destra, con Obi che sale e scarica su Cambiasso, cross sul secondo palo e incornata vincente di Cassano (5 gol in 8 partite) proprio sotto le gambe di Andujar. Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, con l’Inter che ha più spazio in avanti e il Catania che si lamenta per un rigore a causa di un contrasto Guarìn-Gomez (rigore che poteva essere tranquillamente fischiato). Alla fine però i nerazzurri riescono a raddoppiare con uno splendido gol di Palacio, che stoppa di petto un lancio di Milito e batte Andujar con un tiro al volo di mancino (85′). L’Inter così sale a 18 e riprende la Lazio, ma soprattutto si trova a -1 dal Napoli. Anche per il Catania la classifica è molto buona, anche se è da affrontare il problema-trasferta (ancora nessuna vittoria).

UDINESE-PESCARA= L’Udinese si riprende parzialmente dall’inizio di stagione non entusiasmante e vince 1-0 in casa con la rete del ritrovato Maicosuel. Nel primo tempo si registrano un’occasione per i friulani (sventata dalla difesa del Pescara) ma soprattutto la traversa di Quintero su punizione, con espulsione Danilo per doppia ammonizione (30′). Per vedere il gol-vittoria dobbiamo però aspettare il minuto 53, quando Armero si spinge sula sinistra e crossa al centro per l’accorrente Maicosuel che insacca, con una difesa del Pescara in bambola. Dopo il gol la squadra abruzzese tenta di trovare il pareggio con Nielsen su calcio d’angolo (traversa) e con Caprari (parata da Brkic), ma l’Udinese riesce a resistere, portandosi così a 9 punti mentre il Pescara rimane a 7 insieme a Milan, Bologna e Chievo.

PARMA-SAMPDORIA= Torna a vincere anche il Parma grazie ad un super-Amauri (prima di questa partita aveva detto “un attaccante vive solo per fare gol”) che riesce finalmente a segnare portando la squadra alla vittoria per 2-1. La partita, iniziata con occasione da una parte e dall’altra, trova il momento cruciale al minuto 34: lancio lungo di Galloppa verso Biabiany, che stoppa la palla e viene atterrato da Romero. Calcio di rigore ed espulsione, con l’entrata di Berni e la rete di Amauri. Il secondo tempo si apre subito con la rete del raddoppio: cross dalla destra di Belfodil e gran colpo di testa di Amauri, che segna la doppietta personale e da un buon margine di vantaggio alla propria squadra (53′). dopo però c’è solo Sampdoria (tranne che per un altro colpo di testa di Amauri su rigore), che trova il gol con Eder su calcio di rigore dopo l’atterramento ad opera di Mirante al minuto 81. Troppo poco lo sforzo dei genovesi per riuscire a pareggiare. Il Parma così dopo 5 partite senza vittorie riesce a centrare il bersaglio grosso e si porta a quota 9 insieme a Torino, Genova e Udinese. Per la Sampdoria invece è la terza sconfitta consecutiva, che rischia di rovinare l’ottimo inizio di stagione (adesso è a quota 10 in classifica).

CHIEVO-FIORENTINA= La compagine di Corini e Montella escono dal campo di gioco con un pareggio (1-1) che non serve a nessuno, ma che è più importante per la squadra di casa che in tutto l’arco del match forse non avrebbe meritato il pareggio. Tutte le occasioni sono del primo tempo, con il vantaggio iniziale targato Thereau al 17′ e il pareggio un minuto dopo di Rodriguez in seguito ad un calcio d’angolo. Nel secondo tempo grandi occasioni per Toni, che colpisce il palo, e Cuadrado. I toscani protestano anche per un rigore non assegnato che poteva starci e poteva significare vittoria per la viola. Il Chievo riesce quindi a strappare un pareggio con il quale si trova a quota 7, mentre la Fiorentina dopo la vittoria della scorsa giornata non riesce a ripetersi e si trova ora a 12 punti, con la Roma che scappa a 14.

ATALANTA-SIENA= Importatissima vittoria quella dell’Atalanta, che si impone 2-1 dopo che l’inizio non era stato dei migliori: ad un primo tempo fiacco e senza idee era succeduto un secondo tempo subito arzillo e vivace, con la rete del vantaggio toscano firmata da Reginaldo con una gran botta di destro (primo tiro in porta per i bianconeri) al minuto 59. ma i bergamaschi non ci stanno e riescono a trovare il gol del pareggio un minuto dopo con la punizione di Cigarini, riuscendo a vincere al minuto 82 con un gran tiro di Bonaventura dagli sviluppi di un calcio d’angolo, con la palla che si infila all’angolino basso alla sinistra di Pegolo. L’Atalanta riesce così a vincere e si porta ad 8 punti, mentre il Siena rimane ultimo a quota 2, con l’unica soddisfazione che senza penalizzazioni sarebbe proprio a pari dell’Atalanta.

PALERMO-TORINO= Unica partita a rete inviolate quella tra la squadra siciliana e quella torinese, in una partita dove a farla da padrone sono stati Ujkani e Gillet. La partita ha visto occasioni da una parte e dall’altra: molti tiri da fuori per il Palermo con Kurtic e Ilicic, che ha una grande occasione nel secondo tempo ma cicca il pallone. Per i piemontesi invece due grandi occasioni con Bianchi, che non riesce a far felice la curva granata. Alla fine è un pareggio che non farà contento soprattutto Zamparini, che vede la propria squadra penultima a 6 punti (ultima se il Siena non avesse la penalizzazione).

GENOA-ROMA= Grande posticipo quello dell’ottava giornata, con la Roma che riesce a vincere a Genova per 4-2. La partita però si era messa subito bene per la squadra di casa: gol del vantaggio con Kucka (7′) e subito raddoppio con Jankovic (15′). Dopo questa sfuriata però c’è solo la squadra capitolina, che segna prima della fine del primo tempo con Totti e Osvaldo (27′ e 44′). Nel secondo tempo continua la sfuriata dei romani, che riescono a passare in vantaggio sempre con Osvaldo (55′) e poi a chiudere il match con Lamela (83′). La Roma riesce così a rimanere attaccata al treno di testa, raggiungendo quota 14; per il Genoa invece la quadratura del cerchio sembra ancora lontana, anche se i 9 punti dei genovesi li pongono fuori dalla zona retrocessione.



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