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Kakà e il Milan, una storia che sta per finire?

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I primi passi di Kakà

La sua luminosa carriera inizia con i duri allenamenti nelle giovanili del San Paolo. All’epoca non aveva ancora raggiunto la maggiore età e nonostante il fisico gracile dimostrava già una grandissima tecnica e una visione di gioco spiccata. Stiamo parlando di Ricardo Izecson dos Santos Leite, alias Kakà, il calciatore brasiliano di ruolo centrocampista o attaccante.

L’incidente

Kakà è nato a Gama il 22 Aprile 1982 e ha dimostrato di essere uno dei giocatori più forti di sempre, poliedrico e capace di giocare, appunto, sia a centrocampo e sia in attacco.
Nel settembre del 2000, tuffandosi in una piscina, sbatte violentemente la testa sul fondo, causandosi la frattura della sesta vertebra. Kakà ha rischiato di rimanere paralizzato e interrompere la sua carriera ma “Una grazia concessa da Dio” ,come detto da lui in un’intervista, gli ha permesso di continuare a fare magie con il pallone.

Esordisce in prima squadra il 1 Febbario 2001 contro il Botafogo, all’età di 18 anni. Grazie anche ai suoi goal, il San Paolo ha vinto il primo Campionato Paolista della sua storia.

L’ingresso al Milan e l’inizio di un grande amore

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Nell’estate del 2003, per 8,5 milioni di euro, viene comprato dalla squadra che lo consacrerà a livello europeo: il Milan. Con la squadra gioca 193 partite, mettendo a segno 70 goal. Sin dal primo anno si rivela uno dei talenti più puri del calcio europeo, mettendo a segno 10 reti in campionato e 4 in Champions League e contribuendo alla vittoria del campionato di Serie A da parte del Milan. Gli anni più luminosi della sua carriera calcistica sono il 2006 ed il 2007. Nel primo, con 10 goal, con il Milan conquista la Champions League contro il Liverpool ad Atene. I dieci goal siglati fanno di lui il capocannoniere della “Coppa dalle grandi orecchie”.
Nel 2007 viene premiato con il pallone d’oro, vincendo contro Cristiano Ronaldo e Messi. Il calciatore brasiliano ha affermato più volte che al Milan si sente come a casa sua. Ma nella vita, come in ogni storia, vi possono essere alcune avversità.

La stagione con il Real

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Il Manchester City mette gli occhi sul talento brasiliano e offre 100/120 milioni di euro per accaparrarsi le sue prestazioni, Kakà rifiuta per rimanere in rossonero. La vera brutta notizia per i tifosi del Milan arriva nella notte tra l’8 ed il 9 giugno, quando il suo acquisto viene ufficializzato dal Real Madrid per una cifra di 67,2 milioni. Viene presentato al “Santiago Bernabeu” il 30 Giugno e sceglie di indossare la maglia numero “8”. Complessivamente Kakà ha giocato per 4 anni con la “camiseta blanca“ ma in questo lasso di tempo il fenomeno brasiliano non è riuscito a mostrare tutto il suo valore.
Forse condizionato anche da alcuni infortuni, non gioca molto e segna anche poco. Con i madrileni gioca 120 partite, mettendo a segno 29 goal e conquistando una Coppa di Spagna, un campionato spagnolo e la Supercoppa di Spagna.
Una canzone di Antonello Venditti dice: ”Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, e quello tra Kakà e Milan pare un amore autentico.

Il ritorno di Kakà al Milan

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Adriano Galliani, A.D.(amministratore delegato) del Milan, dopo aver strappato il “si” dei “blancos”, riporta a casa il giocatore brasiliano. Kakà torna a Milano, sponda rossonera, ed i suoi tifosi lo accolgono a braccia aperte. E proprio nel Milan, Kakà rinasce e ritorna ad incantare. Riesce il 6 Gennaio, contro l’Atalanta, a segnare il 100° goal.
Ma la storia tra Kakà e Milan, a differenza di alcune favole, probabilmente non avrà un lieto fine. Il Milan non sta attraversando una delle sue stagioni migliori e quasi sicuramente non raggiungerà la Champions o l’Europa League. Proprio la possibile assenza delle coppe europee nell’immediato futuro del club di via Turati, potrebbe spingere Kakà ad andare altrove; infatti, nel contratto del brasiliano, vi è una clausola che, in caso di assenza di coppe europee nell’anno 2014-2015, permette al giocatore di liberarsi dall’impegno con il Milan. Inoltre, altri fattori potrebbero interrompere questo “matrimonio”.

Ormai la Serie A non è più il campionato più bello del mondo, dove i calciatori venivano per diventare i migliori e ora i club del “bel paese” non riescono a garantire ingaggi faraonici che, invece, possono permettersi le altre squadre.

Kakà lascerà di nuovo il Milan? O il Milan lascerà Kakà?

Una squadra americana, l’ Orlando City Soccer club, il cui proprietario è amico di Kakà (il patron di origini brasiliane Augusto da Silva), ha offerto al calciatore, a quanto pare, un contratto davvero cospicuo.
Kakà pare affascinato dall’idea di chiudere la sua carriera negli States. Alcuni giornali sportivi riportano l’indiscrezione secondo cui c’è già già un accordo verbale tra il calciatore ed il presidente della squadra americana. Oltre ciò, quest’ultimo ha alimentato queste voci affermando che a breve ci sarà un annuncio che farà molto piacere ai tifosi della squadra di Orlando. Andriano Galliani ha detto che per parlare del futuro di Kakà c’è ancora tempo, ma alcuni compagni di squadra, come Montolivo, quasi lo implorano di restare. Il Milan non è più la squadra di un tempo. Alcuni dirigenti vogliono creare una squadra con giovani talenti, magari cedendo i vecchi. Una serie di fattori fanno pensare che il futuro di Kakà sarà lontano da Milano. Forse i soldi, forse il nuovo progetto, nessuno sa ancora la verità.
In un epoca come la nostra, dove le bandiere non esistono più ed il “dio Denaro” governa ogni cosa, non saremo sorpresi se Kakà dovesse preferire un più ricco contratto o se la società, per scopi imprenditoriali, decidesse di cestinarlo come si fa con un vecchio giocattolo.

Anche se, quello tra Kakà e Milan, sembrava un amore vero.



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