Ligue one: La serie A è nel mirino

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Non ne vogliono proprio sapere di staccare gli occhi dai gioielli di casa nostra. Dopo essersi aggiudicati le prestazioni dei vari Pastore, Ibrahimovic, e Thiago Silva, gli arabi del Psg, secondo indiscrezioni dell’ultima ora, starebbero adesso monitorando la pista che porta a Marek Hamsik, centrocampista offensivo del Napoli.

Lavezzi suggerisce Hamsik – Il giocatore azzurro, nel caso di esito positivo dell’operazione di trasferimento in Francia, raggiungerebbe l’ex compagno di squadra Ezequiel Lavezzi, anch’egli uno degli ultimi barlumi del nostro calcio sempre più povero e tristemente attardato in Europa. Il “Pocho”, in un’ intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport” ha confermato la sua volontà di tornare a giocare insieme allo slovacco, e a Cavani, per formare nuovamente quel meraviglioso tridente che ci ha fatto tanto divertire, e a volte sognare.

Un desiderio realizzabile – Quello dell’argentino è un desiderio, e un “suggerimento” alla concorrenza che ci pone in stato di allarme: l’obiettivo perseguito dagli investitori arabi in terra transalpina di costruire una squadra altamente competitiva entro pochi anni, potrebbe scontrarsi inevitabilmente con i nostri interessi e progetti di risalita nel ranking UEFA (dove siamo insidiati proprio dalla Francia). I nostri ricchi e più diretti “competitor” francesi, hanno deciso, infatti, di puntare chiaramente allo sfruttamento delle debolezze interne al nostro sistema calcio, approfittando delle necessità, da parte delle nostre più importanti società, di adottare rigorose strategie di mercato, volte, per ragioni di bilancio, ad un sostanziale ridimensionamento del monte ingaggi.

La seria A nel mirino – Si profila purtroppo, ancora una volta, la possibilità concreta ed il pericolo che questa sorta di “transazione onerosa“(qualora essa vada in porto), si traduca di conseguenza in un’ulteriore, seria minaccia per la posizione, giá oggi per niente stabile, che il nostro campionato sta faticosamente ricoprendo nella griglia delle competizioni nazionali più importanti del continente. E’ evidente, perciò, che se da un lato questo interresse nei confronti del nostro patrimonio calcistico possa apparire quantomeno lusinghiero, dall’altro rischia di esporci ad effetti dannosi.